La Storia

Ultima modifica 26 giugno 2023

Santo Stefano Lodigiano: Il Po, un campanile, un Comune, un paese lungo 4 chilometri.

E' un paese dalle caratterisitche inconfondibili: si snoda con la forma di "S" affusolata per una lunghezza di quasi quattro chilometri sull'antica linea di costa del fiume Po.
Lungo questi quattro KM, le case di S.Stefano seguono il nastro asfaltato costituendo una sorta di sentiero di campagna lodigiana. E' senz'altro l'unico agglomerato della zona ad essersi sviluppato in questo modo: non case intorno ad una piazza, ma case lungo una strada che è stata l'antico argine del Po. Anticamente denominato "Terra di San Fedele", dal 1530 diventa "Terra di S. Stefano al Corno", costituendo uno dei "tre Corni", insieme a Corno Vecchio e Corno Giovine, tre piccole comunità vicine dislocate su un'ansa del Po. Dal 1916 assume l'attuale denominazione.

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Oggi lo sviluppo del paese, pur rimanendo fedele alla spina dorsale del  vecchio argine, permette il popolamento di zone soprattutto verso la parte  alta della campagna. Nella zona detta della "Bassa" si trovano per lo più  cascine le cui strade sterrate portano al grande fiume. Sono passati i  tempi nei quali il paese era famoso per la presenza di un'Abbazia, prima  sede di monaci benedettini e poi cistercensi, le cui tracce hanno dato vita  in tempi poco lontani a rievocazioni storiche celebrate con l'impegno di  numerosi volontari; oggi l'abitato si immerge nel contesto della modesta  campagna lodigiana con  l'unica eccezzione della maestosa chiesa  parrocchiale settecentesca definita  "il duomo della Bassa". L'interno, di  grande respiro, presenta un'unica  navata e due grandi cappelle laterali.  Gli affreschi della volta, della calotta  e dell'abside sono opera dell'Albertella del 1920, con storie di Santo  Stefano e l'Assunta, cui è dedicata la chiesa. Patrono della comunità è  Sant'Ignazio di Loyola che viene festeggiato la prima domenica d'agosto con una serie di manifestazioni e giostre per bambini. Al di fuori del centro abitato si trova il Chiesuolo, una piccola cappella costruita nel 1846 per opera di Carlo Cattaneo, affinchè le numerose famiglie dislocate nelle cascine circostanti avessero più facilmente accesso alla celebrazione dell'Eucarestia. Il Chiesuolo è dedicato a S.Carlo Borromeo. Ogni anno ricorre la Festa della Madonna del Carmelo (16 luglio) con la tradizionale processione attraverso le cascine della località. Tra Santo Stefano e il vicino paese di San Fiorano sorge la Villa Piantada, edificio rurale a corpo allungato con elegante fastigio barocchetto. La denominazione "piantada" deriva dalla piantagione di legname adatto a costruzioni e falegnameria.

La chiesa parrocchiale

E' il monumento più importante del paese, luogo di culto e punto di  riferimento storico e artistico di una comunità che ha sempre visto nel  sacro edificio il "Duomo della Bassa Lodigiana". L'imponente costruzione  settecentesca e l'attigua casa parrocchiale danno il bellissimo colpo  d'occhio a tutti coloro che si avvicinano al centro paese. La posa della  prima pietra della chiesa è avvenuta il 19 settembre 1756 sul terreno di  proprietà dell'Abbazia. Commendatario dell'Abbazia e della nuova  costruzione della chiesa parrocchiale era il cardinale Andrea Doria, alla  morte del quale, fu nominato quale nuovo commendatario dell'erigenda  chiesa il cardinal Castelli. Quest'ultimo fece ridurre il primo progetto della costruzione perchè troppo maestoso ed economicamente insopportabile. La chiesa fu consacrata il 4 agosto 1776 dal vescovo di Lodi Mons. Andreani. All'interno si trovano alcuni reperti provenienti dall'antica Abbazia: l'acquasantiera e il fonte battesimanel del 1500, alcune tele restaurate raffiguranti immagini sacre e una pianta appertenente al cardinale Donghi. Lungo i secoli la popolazione di Santo Stefano si è sempre stretta attorno alla propria parrocchia e ha sempre voluto che fosse punto di riferimento artistico e culturale, prova ne sono i numerosi oggetti di culto di grande valore artistico ancora oggi utilizzati per le solenni celebrazioni.

Stemma comunale

Descrizione Araldica dello Stemma
D'azzurro ad un bue d'oro fermo e legato di nero ad un melo al naturale fruttato  di rosso e radicato sulla campagna di verde. Ornamenti esteriori da Comune

Blasonatura del Gonfalone
Drappo partito di verde e d'azzurro riccamente ornato di ricami d'argento e  caricato dello stemma comunale con l'iscrizione centrata in argento: Comune di  Santo Stefano Lodigiano.
Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di  velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale.  
Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il  nome. Cravatta e nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento

Caratteristiche Stemma
Simboli: Bue, Melo

Colori: Azzurro, Nero, Oro, Rosso, Verde


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